Storie

I nostri panificati raccontano le storie delle persone che li producono.

 

Sono storie di riscatto umano e di cambiamento che partono da un passato che sembrava aver segnato per sempre la vita e il destino di queste persone, ma che all'interno del laboratorio sono lievitate e diventate nuove vite.

 

Marcelo è entrato in carcere quando la sua bambina aveva solo un anno, non la vede da allora perché ha avuto problemi con la madre. Adesso lei ha iniziato la scuola elementare, fare il pane per le mense scolastiche lo fa sentire più vicino a lei. 

 

 

Quando Sasha ha iniziato il corso per panificatore parlava poco e non sorrideva mai, stava sempre sulle sue. Nessuno credeva sarebbe arrivato alla fine. Sono tre anni che Sasha si sveglia tutte le mattine alle 4 e sforna il pane, adesso sorride e scherza e sta studiando con i suoi colleghi la ricetta per un nuovo dolce.

 

 

Gleb è impaziente di tornare a casa da sua figlia e da sua moglie. Adesso si è reso conto di quanto poco tempo trascorresse con loro prima di entrare in carcere. Ora il pensiero che lo rende più felice è poter tornare a casa e preparare per loro una pizza buona come quella che ha imparato a fare nell’ultimo anno.

 

 

Julio è diventato nonno durante la sua carcerazione. Purtroppo, ha potuto vedere la sua nipotina solo in foto, ha voluto però mandare a sua figlia un pacco con grissini, schiacciatine, bisulan… vuole farle sentire la sua vicinanza nonostante i limiti della sua situazione.

 

 

 

Come l'impasto madre è in grado di generare le più diverse forme di pane lievitando e trasformandosi, anche l'essere umano, messo nelle condizioni e nei contesti giusti, è in grado di evolversi e diventare la migliore versione di sé.